MOZZARELLA E BURRATA A CONFRONTO

In estate viene spesso voglia di qualcosa di fresco, rapido e gustoso. Per molti, me compresa, l’alimento che soddisfa a pieno queste caratteristiche è proprio la mozzarella. 

Vediamo quindi pregi, difetti della mozzarella, quella di bufala intendo, quella “fior di latte”, ovvero fatta con latte vaccino ed infine la burrata:

 

-         MOZZARELLA DI BUFALA, sorvolando sull’origine della mozzarella, che come tante prelibatezze alimentari, secondo racconti vari, è orgoglio di tante terre, è un formaggio a pasta filata prodotto esclusivamente a partire dal latte di bufala, il quale dovrebbe avere, parlando di disciplinare per la Mozzarella di bufala Campana DOP, almeno il 7,2 % di grasso. Questo formaggio rientra tra i formaggi freschi più magri, ma attenzione perché proprio per le sue caratteristiche organolettiche, difficilmente ci fermiamo alla dose di 100 g usata per classificarla rispetto agli altri formaggi. State quindi ben attenti alla dose che consumate. Anche se si scioglie in bocca e non vi sentite sazi, non vuol dire che ve ne potete permettere un’altra, se ci tenete alla linea. La mozzarella di bufala inoltre contiene una quantità di lattosio trascurabile e si può quindi adattare, a seconda della sensibilità di ognuno, anche a chi soffre di intolleranza al lattosio.

Attenti alla qualità, soprattutto in estate: qualche anno fa dalle ispezioni NAS fatte nei mesi estivi, sono state riscontrate diverse contraffazioni per questo alimento, attraverso l’utilizzo in parte di latte vaccino, che i produttori tentavano di giustificare con la mancanza di latte di bufala per soddisfare la domanda dei mesi estivi. Purtroppo è difficile riconoscerla a vista, quindi affidatevi al palato che saprà distinguere la migliore e diffidate di quella che trovate al prezzo nettamente inferiore

-         “FIOR DI LATTE”: nel parlato semplicemente mozzarella, è prodotta esclusivamente con latte vaccino. Potremmo dire che è la versione più “light”, perché contiene meno grassi di quella di bufala. Anche in questo caso attenzione alla quantità, una porzione, da considerare come secondo piatto, sarebbe di circa 100 - 125 g.  

-         BURRATA: prelibata, succulente e grassa, la burrata col suo strato esterno di mozzarella e cuore interno di stracciatella, quindi panna e pasta filata sfilacciata, è probabilmente tra i formaggi più golosi e meno indicati a chi sta seguendo una dieta dimagrante.

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Visitando il caseificio Viscanti di Altamura, ne ho degustata una versione davvero originale, che se ci tenete alla dieta, vi consiglio di non assaggiare, ovviamente non era classificata come burrata, per rispetto della denominazione, ma come Burgonza, ovvero l’unione di burrata e gorgonzola. Evito la descrizione in questo caso per lasciarvi liberi di immaginarla! 

Il CONSIGLIO, se non volete appesantirvi durante le ferie, che trascorrerete magari proprio al sud, decidete quando mangiarla, gestendo il menù della giornata per bilanciare questo formaggio, non fatene grosse scorte, e degustatela con piacere. Se mozzarella e burrata sono le vostre preferite, potreste consumarle anche due volte a settimana, ma come sempre tutto dipende dalla persona, dal suo stato di salute e dalle sue abitudini di vita. La versione LIGHT, sinceramente non la considero una mozzarella, mangiatela una volta in meno ma di gusto.