L' ALIMENTO DEL MESE: GLI ASPARAGI

Nominando gli asparagi vi viene in mente subito quell’aspetto poco gradevole conseguente al loro consumo? Diciamo che è un piccolo prezzo da pagare per approfittare di tutti i benefici che apportano.

Dalle proprietà terapeutiche ben note già ai greci e ai romani, gli asparagi sono ottimi alleati per la dieta, grazie al basso contenuto calorico, circa 30 Kcal su 100 g, e soprattutto al loro potere diuretico e depurativo. Ma le qualità di questo alimento non finiscono qua: promuovono il benessere cardiocircolatorio, grazie all’alto contenuto di vitamina K, che favorisce la coagulazione, e ad un bioflavonoide, la rutina, che rende più elastici i vasi sanguinei e previene la formazione di edemi. Consumare asparagi può risultare anche particolarmente utili per migliorare la pressione arteriosa, perché sono ricchi di potassio e poveri di sodio.

Sono consigliabili anche alle donne in gravidanza, che possono trarre beneficio dall’alto contenuto di folati, utili per la prevenzione di malformazioni nel feto. Infine è da notare anche il buon contenuto di vitamina C, che però soffre la cottura, perciò sarebbe una buona soluzione consumare le punte degli asparagi, o gli asparagi selvatici, che hanno un gambo più fine, in insalata con una vinaigrette o con l’aceto balsamico. Gustosissima è l’insalata di asparagi e fragole, un mix di benessere da provare.

L’ultima caratteristica positiva del consumo di asparagi di cui vi voglio parlare è la buona influenza sullo stato d’animo, grazie al contenuto di triptofano, il precursore della serotonina, che è l’ormone della felicità.

Asparagi varietjpg

Originario dell’est del bacino del Mediterraneo e dell’Asia Minore, l’asparago di cui si mangia il germoglio o turione, si differenzia tra più varietà: il classico è di colore verde, ricco di clorofilla, ma esistono anche varietà di colori diversi. Bianche, come quella di Bassano (DOP), che cresce sottoterra, e viola, quella di Albenga, riconosciuta presidio Slow Food e che deve il suo colore al naturale patrimonio genetico costituito dal doppio di cromosomi rispetto alla varietà classica.

Negli asparagi è contenuto un amminoacido, l’asparagina, che normalmente troviamo anche in molti altri alimenti ad uso comune. Questo amminoacido è responsabile dell’azione diuretica e depurativa e probabilmente anche dell’odore di zolfo delle urine dopo aver ingerito gli asparagi. Recenti studi su topi stanno riscontrando una possibile connessione tra lo sviluppo rapido delle cellule, comprese quelle tumorali, e la presenza di asparagina, che non solo si assume con la dieta ma che il nostro corpo riesce anche a produrre autonomamente. Resta comunque da provare la reale influenza sul metabolismo cellulare dell’apporto dietetico di questo amminoacido nell'uomo, attualmente difficile da quantificare. Pertanto non vi è motivo di escludere i tanti alimenti, tra cui appunto gli asparagi, che contengono questo amminoacido.


ATTENZIONE: Il consumo di asparagi implica l’ingestione di alte quantità di purine, una categoria di molecole che si trovano in diversi alimenti e bevande di largo consumo ma che sono anche prodotte dalla distruzione di alcune cellule del nostro corpo. Le purine esogene, introdotte con l’alimentazione, vengono metabolizzate dal fegato che le scompone e produce un prodotto di scarto chiamato acido urico. Questo viene rilasciato nel sangue ed è infine filtrato dai reni ed escreto nelle urine. Chi soffre di iperuricemia o gotta, dovrebbe pertanto limitare il consumo di questi alimenti. Infine per l’alto contenuto di vitamina K, il consumo abbondante di questo alimento può interferire con la terapia anticoagulante.